venerdì 8 febbraio 2013

Siamo al bivio.



La crisi? 
La peggiore dal '29. O forse la peggiore di sempre.
E le previsioni della fine? 
C'è chi dice da metà di quest'anno (soprattutto la classe politica per farsi votare), chi dal 2014, chi dal 2015.
La verità? 
La verità è che siamo solo all'inizio.

Il sistema economico attuale è al collasso. Siamo in un vicolo cieco. 
Dipendiamo totalmente da materie prime che stiamo finendo, compromettendo il futuro dei nostri figli e creando danni ambientali enormi.
Viaggiamo su mezzi creati col petrolio, mangiamo prodotti nati con concimi derivati dal petrolio, in confezioni create con petrolio, ci vestiamo con tessuti prodotti con petrolio. 
Viaggiamo sul petrolio con il petrolio, mangiamo petrolio, indossiamo petrolio
E abbiamo costruito una società basata sull'infinità, sull'assenza di limiti. Una società arrogante, senza morale, piena di vizi, paure, paranoie, depressione.
Abbiamo costruito una società che ci sta completamente sfuggendo di mano, un far west ove 
comanda il più ricco, non il più saggio o il più forte. E chi comanda è sfuggevole, mai presente, sempre in vacanza, mai reperibile.
Costui è il più folle, il più furbo, il più immorale, pronto a sacrificare la famiglia e la propria vita per mantenersi sul piedistallo più alto.
D'altronde come potrebbe trionfare al giorno d'oggi un uomo con dei sentimenti, dei principi, delle morali, all'interno del mondo della finanza ove la prima regola è giocare sporco? E nel mondo della politica tra appalti truccati e mazzette? E nell'impresa edile (prima nel settore per giro di soldi e posti di lavoro in Italia) tra gli appalti vinti con le mazzette? E con le conoscenze e leccate di culo per riuscire a entrare nel giro, "sacrificandosi"?

No no no. 
Stop.
Ma che senso ha tutto ciò? 
In che direzione assurda stiamo andando?
La ragione, la morale, i sentimenti tanto agognati devono tornare a essere l'unica via possibile.
Ma non possono solo essere parole. Devono diventare fatti.
La storia parla chiaro. Imperi fortissimi, da quello egiziano a quello sumero, passando per quello greco, quello romano, quello inca, quello azteco, quello maya, sono crollati perchè hanno esagerato. Hanno fatto il passo più lungo della gamba.
Il problema è che ora l'impero è globale, mondiale. L'economia si sta unendo coinvolgendo tutti. 
E se crolla un pezzo crolla tutto.
Vogliamo testardamente continuare, ripartire, superare sta crisi e fare finta di nulla?
Vogliamo continuare come gli ultimi decenni e ignorare la realtà?
Bhè se lo facciamo non durerà molto. E per davvero allora ci sarà la catastrofe.
Non è una previsione terribile di un pazzo. E' l'analisi di un sistema che non può risorgere.
I mezzi ci sono. Le possibilita anche.
Le risorse rinnovabili, l'economia green, le banche etiche, il tornare ad avere il giusto con meno soldi è più qualità di vita (la decrescita), gli ecovillaggi, le bioregioni. 
Spetta a noi. Alle nostre scelte, alle nostre coscienze. 

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