giovedì 14 febbraio 2013

Due progetti per il futuro sostenibile: DESERTEC e OTEC



DESERTEC è un progetto che coinvolge un numero crescente di organizzazioni, le quali promuovono la generazione di energia elettrica in Nord Africa, Medio Oriente ed Europa utilizzando impianti ad energie rinnovabili, come gli impianti solari termici ed i parchi eolici, e sviluppano una rete elettrica Euro-Mediterranea, costituita principalmente da impianti con cavi di trasmissione in alta tensione a corrente continua HVDC. 
A dispetto del nome, la proposta di DESERTEC vedrebbe la maggior parte degli impianti di produzione al di fuori del Deserto del Sahara, nelle zone meridionale e settentrionale in quanto più accessibili con le loro steppe ed i boschi, così come pure nella zona più occidentale del deserto costiero atlantico. 
Secondo la proposta DESERTEC impianti solari a concentrazione, sistemi fotovoltaici e parchi eolici verranno diffusi nelle regioni desertiche del Nord Africa come il Deserto del Sahara.
La corrente elettrica prodotta verrà trasmessa nei Paesi europei ed africani tramite una super griglia di trasmissione di tipo HVDC (High Voltage Direct Current: linee ad alta tensione in corrente continua). Ciò potrebbe assicurare di coprire una considerevole parte della richiesta di energia da parte dei Paesi della regione MENA (Middle East and North Africa) e, inoltre, di coprire circa il 15% del fabbisogno di corrente dell’Europa continentale. Uno scenario prospettico elaborato dal centro aerospaziale tedesco (DLR), gli investimenti in impianti solari e linee di trasmissione entro il 2050 saranno pari a 400 milioni di €.
Il tutto tenendo conto del "problema" del dialogo con i paesi africani di fronte alla nuova primavera araba, con la conseguente possibilità di sabotaggi e attacchi terroristici; il progetto DESERTEC dovrà essere di aiuto-sostegno da e verso i vari paesi coinvolti, con profitti economici e ambientali per entrambi (non potrà essere l'ennesima invasione coloniale per rubare risorse e distruggere il territorio). 


Ocean Thermal Energy Conversion (OTEC) sfrutta la differenza di temperatura tra le correnti fredde profonde e quelle calde più superficiali delle acque dell'oceano, per azionare un motore termico e produrre lavoro utile, di solito sotto forma di energia elettrica
Tuttavia, la differenza di temperatura è piccola e ciò influisce sulla fattibilità economica del ricavo dell'energia termica degli oceani per la produzione di energia elettrica.
Il ciclo termico più comunemente usato per OTEC è il ciclo Rankine con una turbina di bassa pressione. I sistemi possono essere sia a ciclo chiuso o ciclo aperto. I motori a ciclo chiuso utilizzano un fluido di lavoro in genere considerati come refrigeranti (ammoniaca o R-134a). I motori a ciclo aperto motori utilizzano vapore dal mare stesso come fluido di lavoro.
OTEC può anche fornire quantità di acqua fredda come un sottoprodotto. Questo può essere utilizzato per il condizionamento dell'aria e la refrigerazione e l'acqua fertile dell'oceano profondo può alimentare tecnologie biologiche. Un altro sottoprodotto è acqua fresca distillata dal mare.
Impianti dimostrativi sono stati costruiti nel 1880 e continuano ad essere costruiti, ma nessuna pianta commerciale su larga scala è in funzione.

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