martedì 27 febbraio 2024

Meat free week, la campagna di WWF per una settimana senza mangiare carne!


Dal 26 febbraio 2024, per un'intera settimana WWF lancia la campagna Meat free week, ovvero un insieme di azioni concrete per ridurre il nostro impatto ambientale e migliorare la nostra salute.
Il contenuto della proposta è di fare una settimana senza mangiare carne.


Gli allevamenti intensivi...


In Europa più dell’80% della carne proviene da allevamenti intensivi.
In Italia addirittura l’85% dei polli e oltre il 95% dei suini sono allevati intensivamente, e quasi tutte le vacche da latte non hanno accesso al pascolo libero. 
L'impatto sull'ambiente è devastante, come quello sulla nostra stessa salute. 
In Italia infatti si registra la maggiore resistenza agli antibiotici in Europa, proprio a causa dell’eccessivo utilizzo di medicinali veterinari negli allevamenti.


...distruggono il pianeta e la nostra salute

Gli allevamenti intensivi sono una delle principali cause del cambiamento climatico, responsabili del 16,5% delle emissioni globali di gas serra (cifra paragonabile agli effetti dell’intero settore dei trasporti, considerando treni, macchine, aerei e camion) e del 60% delle emissioni dell’intero settore agroalimentare. 
Gli allevamenti intensivi consumano fino al 10% dell’acqua dolce del Pianeta e fino al 30% delle terre non coperte dai ghiacci. 
Altro annosa questione è la deforestazione provocata dall’aumento, a livello globale, della domanda di carne: il 60% delle foreste pluviali (in Amazzonia questa percentuale arriva al 70%) viene abbattuto proprio per ottenere pascoli e per coltivare grandi quantità di vegetali (soprattutto soia e cereali) destinati all’alimentazione animale. 
Tutto ciò cauda la perdita di habitat e specie selvatiche e l'aumento dell’effetto serra responsabile del riscaldamento globale. 
Circa le condizioni di vita degli animali negli allevamenti intensivi sono spesso pessime, con luoghi sovraffollati, luce artificiale e spazi di movimento ridotti (se non nulli).
In ultimo l’insostenibilità degli allevamenti intensivi è evidente anche dal punto di vista di efficienza nutrizionale: nonostante il 77% dei terreni agricoli mondiali sia dedicato all’allevamento, questi generano solo il 18% delle calorie e il 37% delle proteine totali consumate dalla popolazione mondiale. 


Perché la proposta di una settimana senza carne

Se si passasse a una dieta senza carne a livello globale si ridurrebbe del 76% l’uso del suolo legato all’alimentazione, del 49% le emissioni di gas serra legate all’alimentazione, del 49% l’eutrofizzazione (ossia l’eccesso di nutrienti, in particolare composti dell’azoto e del fosforo, nell’acqua e nel suolo) e del 35% l’uso di acqua blu e verde insieme. 
I benefici sarebbero inoltre anche sanitari: se la dieta vegetariana fosse adottata a livello mondiale entro il 2050, porterebbe a una riduzione della mortalità globale fino al 10%, evitando circa 7 milioni di morti all’anno, mentre il veganismo farebbe salire questa stima a 8 milioni
È studiato infatti che l’aspettativa di vita potrebbe aumentare fino a dieci anni in seguito al passaggio a diete più sane. Dunque, perché non provare!”.


Fonti

https://www.wwf.it/pandanews/ambiente/al-via-la-meat-free-week-promossa-dal-wwf/

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