sabato 9 giugno 2012

Piccolo tributo alla Brughiera Briantea

Inauguro il blog con una serie di immagini tributo alla Brughiera brianzola, che ha permesso alla mia stirpe di di diventare quel che è ora, grazie al suo legname, la sua selvaggina e il suo contributo alla biodiversità.











Carpino (Carpinus betulus)



Betulla (Betula)



Castagno (Castanea sativa)


Acero di monte (Acer pseudoplatanus)



Robinia (Robinia pseudoacacia)



Frassino (Fraxinus excelsior)

La Brughiera è da visitare e da rispettare, soprattutto in questo momento per lei molto difficile, ove il frenetico "costruire" dell'industria edilizia ne sta limitando sempre più il territorio. Un tempo svettava dall'alta Brianza (Alzate Brianza, Orsenigo, Brenna,...) fino a Monza, passando per numeroso gruppo di paesi, tutti identificabili dall'unico denominatore "Brughiera Briantea". 
Ma se per abbattere un castagno secolare ci vuole un minuto, perchè esso ricresca ci vogliono decenni. E così per la quercia (farnia, rovere e roverella), il frassino, l'acero (di monte), il platano, l'ontano, il ciliegio, la betulla, il pino (silvestre), la robinia, il sambuco, il nocciolo, e le altre specie che abitano il bosco brianzolo.
Perciò evviva la Brughiera e evviva il bosco!
Per molte moltissime altre informazioni, visitate il link http://www.parcobrughiera.it/.

Nessun commento:

Posta un commento