lunedì 27 marzo 2017

Orto permaculturale da zero senza zappa? Possibile (II° parte): la semina, le consociazioni, la pacciamatura e la banca del seme


Nel post precedente ho parlato della costruzione dei bancali.
Una volta realizzati e trascorsi un pò di mesi si può procedere alla semina diretta o al trapianto di piantine da vasetto.
Ci si accorge che la terra è pronta dal colore (che col tempo cambia e diventa scuro) e dalla presenza dei lombrichi, veri costruttori e miglioratori del terreno.
Va inoltre detto che l'umidità velocizza tempi, perciò bagnando il bancale l'acqua stessa accellererà la decomposizione dello strato erba tagliata-cartone.
Con un pò di esperienza risulterà immediato distinguere un bancale pronto alla semina.


La semina


La semina può essere di due tipi: a spaglio direttamente sul terreno o in semenzaio (in questo caso ci sarà da effettuare il trapianto).
Fondamentale per entrambe è la luna.
La regola fondamentale da seguire è la seguente: in luna crescente si semina tutto ciò che si vuole vada velocemente in semenza (cioè la piante di cui si mangia la bacca o il fiore), mentre in luna calante si semina tutto ciò che si vuole non vada in semenza velocemente (cioè le varietà di cui si mangia la parte aerea o la radice).
Per intenderci esempi di specie da semina in luna crescente sono le solenacee (pomodori, melanzane, peperoni, le patate sono escluse essendo tuberi), i cavoli (cappuccio, verza, broccoli,...),i legumi (piselli, fagioli, ceci, fave,...), mais, i cereali (frumento, orzo, segale, farro,...).
Esempi di specie da semina in luna calante sono: lattughe, invidie, radicchi, rape, finocchi, bietole, barbabietole, rapanelli, cipolle, aglio. 
Con luna crescente si intende l'intervallo tra tre giorni dopo luna nuova fino a tre giorni prima la luna piena. Con luna calante si intende l'intervallo tra tre giorni dopo la luna piena e tre giorni prima della luna nuova. 
Va inoltre detto che il periodo migliore per la semina è tra il quarto e il decimo giorno dal cambio di luna. 
E' fortemente sconsigliato fare operazioni a cavallo del cambio di luna.
Questo perchè la luna è una calamita di energia e nel top del suo "lavoro" può avere effetti molto diversi da quelli che cerchiamo.
Per i trapianti da semenzaio a terra è consigliato effettuarli in luna calante, così come la raccolta (quando possibile).
Re-imparare a osservare la luna e "lavorarci insieme" è fondamentale nell'orto. Farlo permette di migliorare la produzione e non sprecare energia inutile.
Un'ultima cosa sulla semina è che la posizione del seme nel terreno è importante, ed è fondamentale per le cucurbitacee (il seme di zucche e zucchine del essere con la punta verso il basso) e per l'aglio e la cipolla (con la pancia verso il basso).
Importante è bagnare abbondantemente dopo la semina, per favorire immediatamente la germinazione delle sementi. 


La pacciamatura

Dopo la semina di fondamentale importanza è la copertura del terreno, ovvero la pacciamatura.
Questa può essere di erba tagliata, fieno o paglia. L'importante è che lo spessore sia di qualche centimetro è che l'intera superficie sia coperta.
La pacciamatura permette il mantenimento dell'umidità negli strati sotto di essa, limitando lo spreco dell'acqua dell'irrigazione.
Inoltre limita i danni che il pieno sole dell'estate può fare sul terreno.
Non bisogna infine avere paura che l'ombra generata da essa non faccia germinare i semi. Al contrario il mantenimento dell'umidità farà germogliare molto di più.


Le consociazioni

Altro aspetto fondamentale sono le consociazioni, vale a dire la combinazione di più varietà insieme.
Il tutto perchè ci sono specie che insieme si aiutano e si supportano.
Esistono in internet tabelle molto esaurienti sul tema, quindi non spenderò troppo tempo.
Scrivo solo delle mie preferite, che faccio da anni e che danno ottimi risultati.
Queste sono: legumi con cavoli, solenacee con cavoli, mais con solenacee (in quest'ultima si legano addirittura melanzane, peperoni e pomodori alle piante di mais!), cipolle e solenacee.
Io lascio poi di solito patate, zucche e zucchine (cucurbitacee)  e aglio da soli, poichè chiedono tanto al terreno e se stanno bene non c'è storia per altri vicini.

Per le solenacee e per i legumi sarà poi necessario l'utilizzo di sostegni per evitare la rottura della pianta per il peso delle bacche.
E' bene fare anche attenzione alla corretta raccolta, cercando di specializzarsi nel farla nel modo meno invasivo e più delicato possibile.


La creazione della propria banca del seme 

Un ultimo aspetto, a me molto caro, riguarda la creazione della propria banca del seme.
Da anni ho un archivio personale di semenza del luogo dove sto.
Avere i propri semi è per me un metodo di libertà, nonchè sinonimo di specie autoctone, più resistenti e più forti.
Consiglio a tutti la creazione di una personale banca del seme.
Anche per questo non è tutto immediato.
Qualche consiglio che posso scrivere è: i semi dei pomodori vanno tolti dal pomodoro maturo e devono essere lasciati essiccare con la gelatina annessa, i semi di peperoni e melanzane devono essere tolti con la bacca più che matura, i semi della zucchina devono essere prelevati quando essa è alla massima grandezza e ingiallisce (uguale per la zucca, che però non diventa gialla), i semi del cavolo devono essere tolti quando il baccello è secco e devono essere lasciati asciugare per qualche giorno prima di essere archiviati, e lo stesso procedimento deve essere eseguito per la se3menza di legumi, finocchio, rapa, sedano, bieta, barbabietola, cicoria, invidia e radicchio.
Il miglior modo per conservare il seme è in contenitori che permettano ad essere di respirare
e non essete troppo schiacciati l'un l'altro. In questo ognuno può ingegnarsi, ma l'umidità è la principale creatrice di muffa e quindo la principale nemica della conservazione.
La vita di un seme è di numerosi anni, ma l'anno seguente al raccolto rappresenta il picco della germinabilità.
Consiglio infine la sperimentazione di sempre nuove varietà, soprattutto le varietà antiche e autoctone e il libero scambio-baratto delle semenza.

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