lunedì 4 marzo 2013

I dieci luoghi più inquinati del mondo



8 dei 10 luoghi più inquinati della terra sono situati nel continente asiatico, tra Russia settentrionale e India meridionale.  
Oltre a ciò ci sono 14.000 vittime al giorno per l'inquinamento dell'acqua e il 25% dell'intero inquinamento mondiale è concentrato nell'area dei paesi in via di sviluppo, dove ogni giorno sono 5 milioni di persone subiscono gli effetti micidiali dell'inquinamento. 
Fuori dall'Asia ci sono miniere in Perù, a La Oroyadove la popolazione locale registra altissime concentrazioni di piombo nel plasma, e in Africa le miniere di zinco e piombo a Kabwe, in Zambia, la cui popolazione è colpita dalle stesse problematiche del Perù.
Ma ecco in dettaglio i dieci luoghi più inquinati del globo.

Chernobyl, Ucraina
Il luogo del peggior disastro nucleare del mondo fa ancora paura dopo 25 anni. Il 26 Aprile 1986 l’esplosione del reattore numero 4 della centrale rilasciò una quantità di radiazioni cento volte superiore a quella delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki. Oggi un’area di 30.6 km di raggio attorno alla centrale è ancora inabitabile e la popolazione locale porta ancora le cicatrici di quel disastro.

Dzerzhinsk, Russia
Fino alla fine della Guerra Fredda, Dzerzhinsk era una dei principali distretti russi dove venivano fabbricate armi chimiche. Tra il 1930 e il 1988, circa 300.000 tonnellate di rifiuti chimici sono stati depositati in quella città che nel tempo si è guadagnata il record di città più inquinata chimicamente del mondo. Nel 2003 l’aspettativa di vita era di 42 anni per gli uomini e 47 per le donne. Nonostante tutto, un quarto dei residenti lavora ancora per industrie che producono sostanze chimiche altamente tossiche.

Kabwe, Zambia
Decenni di attività di estrazione del piombo e dello zinco hanno lasciato in eredità un’intera città avvelenata. Ingenti quantitativi di polvere di piombo si sono depositati nel terreno, mentre altri metalli hanno inquinato l’acqua. Nei bambini, il livello di piombo nel sangue è in media dieci volte il livello massimo consentito.

La Oroya, Perù
Nella città minerarie di La Oroya, lo stabilimento per la lavorazione dei metalli di proprietà della Doe Run Corporation rilascia ogni giorno sostanze nocive nell’ambiente circostante. L’incredibilmente alto tasso di morti premature è direttamente collegato al rilascio di gas nocivi. Tutta la vegetazione nell’area circostante è stata distrutta dalla piogge acide causate dalle emissioni di anidride solforosa.

Linfen, Cina
La città è situata nella provincia di Shanxi, il cuore dell’industria del carbone cinese. A Linfen i residenti dicono che la sera soffocano letteralmente a causa della polvere di carbone. Anche il governo si è accorto della situazione e ha creato un piano che permetterà nei prossimi anni di migliorare la qualità dell’aria, attualmente la più inquinata di tutta la Cina.

Mailuu-Suu, Kirghizistan
Mailuu-Suu era una città industriale d’èlite dell’ex Unione Sovietica dove veniva estratto e processato l’uranio. Oggi questa città ospita due milioni di metri cubi di rifiuti radioattivi che, a causa dell’elevata attività sismica, minacciano l’intera valle del Ferghana, una delle aree più fertili e popolate dell’Asia Centrale.

Norilsk, Russia
Città industriale siberiana fondata nel 1935 come campo di lavoro è diventata famosa nei decenni come la città del nichel; tra i “monumenti” infatti possiamo trovare la più grande fonderia del mondo. La città è stata accusata di essere una delle più inquinate della Russia, dove la neve è nera e l’aria odora di zolfo. Le malattie respiratorie sono molto diffuse e causano circa il 15% delle morti tra i bambini.

Sukinda, India
In questo luogo si trovano il 97% delle riserve di cromite di tutta l’India. Dodici miniere operano senza alcun controllo o regolamentazione, rilasciando sostanze tossiche nelle riserve di acqua potabile. 30 milioni di tonnellate di detriti ricoprono tutta la zona circostante e le acque usate per la lavorazione del minerale vengono riversate in un fiume. Tubercolosi e asma sono due malattie molto diffuse tra la popolazione.

Sumgayit, Azerbaigian
Sumgayit era uno dei maggiori centri industriali sovietici e ospitava 40 industrie operanti nel settore chimico dell’industria e dell’agricoltura. Quando erano in funzione quelle fabbriche hanno rilasciato ogni anno nell’atmosfera 70-120.000 tonnellate di emissioni tossiche. Le nascite premature e le defezioni genetiche piagano ancora oggi questa città.

Tianying, Cina
Situata nella provincia dell’Anhui, Tianying è uno dei maggiori centri nazionali di produzione del piombo. I bassi livelli di tecnologia, le operazioni illegali e la mancanza di controlli hanno portato ad avere aria e acqua contaminate dal piombo. In tutta la regione i casi di avvelenamento da piombo si moltiplicano così come le conseguenze.

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