Il sistema autostradale è una rete destinata alla locomozione su distanze relativamente grandi.
Trattandosi d'una rete, dovrebbe appartenere alla sinistra dello spettro istituzionale. Ma a questo punto dobbiamo fare una distinzione, per chiarire sia la natura delle autostrade, sia quella degli autentici servizi pubblici.
Veri servizi pubblici sono le strade aperte a tutti. Le autostrade sono invece riserve private, il cui costo è stato in parte addossato alla collettività. I telefoni, le poste e il sistema autostradale sono tutti delle reti, e nessuna di esse è gratuita. L'accesso alla rete telefonica è limitato dal costo per unità di ogni chiamata. Le tariffe sono relativamente basse e potrebbero anche essere ridotte senza mutare la natura del sistema. L'utilizzazione della rete telefonica non è assolutamente condizionata da ciò che si trasmette, anche se l'utilizza meglio chi sa pronunciare frasi coerenti nella stessa lingua della controparte, capacità peraltro comune a tutti quelli che vogliono far uso di questa rete. Le poste sono di solito a buon mercato. Il loro uso è leggermente limitato dal prezzo della carta e penna e un pochino di più dalla necessità di saper scrivere; tuttavia il sistema postale è anche al servizio di chi non sa scrivere, se costui ha un parente o un amico cui dettare una lettera o se vuole spedire un nastro registrato.
Il sistema autostradale non è invece egualmente a disposizione di chi ha semplicemente imparato a guidare. Le reti telefoniche e postali sono al servizio di chi vuole utilizzarle, mentre il sistema autostradale è soprattutto un accessorio dell'automobile privata. Le prime sono autentici servizi pubblici, mentre il secondo è un servizio soltanto per i possessori di auto, camion e pullman.
I servizi pubblici esistono per favorire le comunicazioni tra gli uomini; le autostrade, come le altre istituzioni di destra, esistono per favorire un prodotto. I fabbricanti d'auto, lo abbiamo già notato, producono contemporaneamente macchine e richiesta di macchine. Producono anche la richiesta di autostrade a più corsie, ponti e impianti petroliferi. L'automobile privata è il nucleo intorno a cui si aggrega una massa di istituzioni di destra. L'alto costo di ciascun elemento è determinato dall'elaborazione del prodotto-base, e vendere il prodotto-base significa “agganciare” la società all'intero “pacco” di prodotti. Programmare un sistema autostradale che fosse un vero servizio pubblico significherebbe operare una discriminazione a svantaggio di coloro che ritengono la velocità e la comodità individuale i valori primari di un sistema di trasporto, e a favore di chi attribuisce importanza maggiore alla fluidità e alla destinazione.
È la differenza che esiste tra una rete largamente ramificata che offra il massimo accesso possibile ai viaggiatori e una rete che permette, ai soli privilegiati, di accedere a determinate aree esclusive.
L’applicazione di un 'istituzione moderna ai paesi in via di sviluppo fa da cartina di tornasole delle sue qualità.
Nei paesi molto poveri le strade di solito permettono soltanto il transito di speciali camion con assali elevati, carichi di derrate, bestiame o persone. Questi paesi dovrebbero destinare le loro limitate risorse alla costruzione di una ragnatela di piste estesa a tutte le regioni e importare esclusivamente due o tre diversi modelli di veicoli molto resistenti e capaci di percorrere a bassa velocità tutte queste piste. Ciò semplificherebbe la manutenzione e la scorta dei pezzi di ricambio, permetterebbe di utilizzare a tempo pieno questi veicoli e garantirebbe a tutti i cittadini la massima mobilità e la libera scelta della destinazione. Occorrerebbero per questo veicoli tuttofare, tecnicamente semplici come il modello T, costruiti con le leghe più moderne per assicurarne la durata intrinsecamente vincolati a una velocità massima non superiore a trenta chilometri orari, e tanto solidi da poter viaggiare sui fondi più impervi. Ora veicoli del genere non sono disponibili sul mercato, perché non ce n'è richiesta. Di fatto, tale richiesta dovrebbe essere promossa, magari con l'aiuto di una rigorosa legislazione. Al momento, però, ogni volta che una simile richiesta riesce a far sentire, sia pure debolmente, la propria voce viene subito soffocata da una pubblicità in senso opposto intesa a vendere universalmente quelle stesse macchine che oggi estorcono ai contribuenti americani il denaro necessario alla costruzione delle autostrade.
Per “migliorare” i trasporti, oggi tutti i paesi, compresi i più poveri, progettano reti autostradali concepite per le automobili d'uso privato e gli autotreni più veloci, le quali vanno bene per quella minoranza di produttori e consumatori delle classi privilegiate che vogliono soprattutto la velocità.
Spesso si giustifica questa impostazione sostenendo che fa risparmiare le risorse più preziose di un paese povero: il tempo del medico, dell'ispettore scolastico o del pubblico funzionario.
Ma naturalmente tutte queste persone sono quasi esclusivamente al servizio di chi già possiede un'automobile o spera di potersela un giorno permettere.
Il gettito delle imposte locali e del magro scambio internazionale viene così sprecato in pseudoservizi pubblici. La tecnologia “moderna” trapiantata nei paesi poveri ricade in tre grandi categorie: merci, fabbriche che le producono e istituzioni-servizi - prime fra tutte le scuole - che trasformano gli uomini in produttori e consumatori moderni.
La maggioranza dei paesi destina alla scuola la quota di gran lunga maggiore dei propri bilanci.
Dopo di che i laureati prodotti dalla scuola creano una richiesta di altri servizi cospicui, come un apparato industriale, autostrade asfaltate, ospedali moderni e aeroporti, i quali a loro volta creano un mercato per le merci fabbricate per i paesi ricchi e, dopo un po', la tendenza a importare stabilimenti antiquati per produrle in luogo.
Tra tutti gli “pseudoservizi pubblici”, la scuola è il più insidioso. Le reti autostradali producono soltanto una richiesta di automobili. La scuola crea una richiesta dell'intera gamma di istituzioni moderne che affollano il settore destro dello spettro.
Chi mettesse in dubbio la necessità delle autostrade verrebbe considerato un romantico inguaribile; chi mette in dubbio la necessità delle scuole viene subito accusato di essere un insensibile o un imperialista.
Fonte: Descolarizzare la società, Ivan Illich
Nessun commento:
Posta un commento