giovedì 28 ottobre 2021

L'igienismo o igiene naturale: la storia di un pensiero rivoluzionario


L’igienismo non è un semplice sistema alimentare, ma un vero e proprio stile di vita, in grado di restituire o favorire l’equilibrio e la salute.
O almeno questa è l'ambizione della corrente medico - filosofica nata e sviluppatasi negli Stati Uniti due secoli fa.
Si può dire che nelle società umane l’igiene naturale nacque dal bisogno di recuperare il proprio posto nella natura. A causa dei limiti fisici che la natura ha imposto alle nostre conoscenze, la storia e la preistoria conosciute, e parte della preistoria sommersa, non possono fornirci informazioni dettagliate sull’argomento, anche se possiamo ipotizzare che molto tempo prima dell’arrivo dei medici, l’uomo fosse in grado di prendersi cura della propria salute in piena autonomia, mantenendo un maggior contatto con sé stesso e il mondo esterno.


I precursori dell'igienismo

L’igiene naturale come filosofia di vita é comparsa in alcune figure di spicco che possono essere considerate come i precursori dell’igienismo moderno. Pitagora (600 a.C.) fondò la prima confraternita vegetariana-igienista della storia, seguito dai suoi allievi Platone, Socrate, Aristotele, tutti vegetariani, come anche Epicuro e Zenone (IV secolo d.C.), Seneca e l’imperatore Marco Aurelio.
In tempi piú recenti Leonardo da Vinci (XIV secolo d.C) parlava di come preservare la salute, come anche il naturalista Paracelso. Grazie alle menti di molti altri personaggi che ne adottarono i principi, una nuova concezione di salute si affacciava sempre più all’orizzonte dell’umanità, fino alla sua ascesa conclamata durante la rivoluzione industriale.


L'igiene naturale moderna

L’igiene naturale moderna è una filosofia di vita fondata sulla conoscenza e il rispetto delle leggi della vita.
Nacque agli inizi del 1800 negli Stati Uniti, da una costola della medicina. Le sue basi sono mediche, le sue pratiche no. 
Isaac Jennings (1788-1874) è attualmente considerato il padre fondatore, seguito dai principali pionieri Sylvester Graham (1794-1851), Russell Thacker Trall (1812-1877) e John Tilden (1851-1940) che hanno aperto la strada a una rivoluzione della salute imponente. 
Jennings smise di prescrivere farmaci e trovò che i suoi pazienti non solo non morivano ma guarivano da soli, ed elaborò un metodo che consisteva nel lasciar fare alla natura, fondando l’Ortopatia.
Graham si oppose alla demonizzazione di frutta e verdura durante l’epidemia di colera e attuò una riforma epocale tra le proteste degli industriali, oltre a realizzare un’opera scientifica rivoluzionaria sulla vita umana. 
Trall fuse queste ed altre produzioni intellettuali dell’epoca in un’unica scienza. 
In seguito Tilden formulò la Teoria della Tossiemia, che costituisce il sigillo della Scienza Igienista: la causa di tutte le malattie. 
Un secolo dopo fu principalmente Herbert Shelton (1895-1985) a riassumere in un’opera tanto vasta quanto incredibilmente ricca una tale mole di conoscenze igienistiche da mettere a soqquadro gran parte dei pregiudizi in voga. 
Il suo lavoro di disseppellimento venne collateralmente svolto anche da veterani come Felix Oswald, Mary Gove, Charles Page, T.C.Fry, James Jackson e molti altri che dedicarono la propria vita alla causa. Particolarmente importanti, anche se non direttamente collegati con il movimento, furono i lavori di Arnold Ehret (1866-1922) e William Bates (1860-1931) che anticiparono l’era moderna. 
L’ascesa dell’igienismo fu rallentata ed infine impedita dalla rivoluzione industriale, durante la quale si formarono i grandi gruppi finanziari, medici e farmaceutici. In tempi recenti esso ha ripreso a diffondersi grazie all’impegno di pochi esponenti in varie parti del mondo che continuano a mantenere vivi i suoi insegnamenti.


La Tossiemia e la visione della malattia

Ogni snervamento che conduce all’esaurimento dell’energia nevosa blocca l’eliminazione dei rifiuti nell’organismo, che cominciano ad accumularsi nel corpo ostacolando le sue funzioni. A questo punto la malattia interviene per eliminare le tossine. Dal momento che ogni patologia è autogenerata con lo scopo preciso di sgombrare l’immondizia, nessun igienista al mondo si metterebbe mai a curare la malattia, poiché essa rappresenta il processo naturale di autoguarigione innescato dalla tossiemia (sangue tossico). 
L’igienista mette in guardia il paziente dalle abitudini snervanti e lo educa al vivere sano, in armonia con le condizioni e i materiali utili o favorevoli al suo ristabilimento e che gli permettono di autogestire la propria salute.
Il rispetto e l’applicazione corretta delle leggi della vita sono tutto ciò che è necessario all’uomo per restare in salute fino alla morte o per recuperarla, per quanto possibile. La zona igienistica è compresa entro tali limiti e l’igienista non deve fare altro che mostrarli al paziente. I princípi igienisti sono ancora molto attuali, perché fondati sull’esistenza di leggi immutabili ed eterne, scientificamente osservabili dall’inizio appare come un processo “speciale”.


I cardini della teoria igienista
  1. Nell'organizzazione della vita fino alla cellula, non ci potrebbe essere posto per il "caso". In altre parole, la teoria dei batteri, virus, o microbi, sarebbe a loro dire sbagliata.
  2. L'organismo umano possiederebbe, da solo, la capacità di rimediare al disordine (la malattia) grazie alla sua capacità di auto-guarirsi, eliminando le cause che hanno originato lo squilibrio interno del nostro organismo.
  3. Contrariamente alla medicina, che secondo gli igienisti si occuperebbe di sopprimere i sintomi, l'igienismo dichiara di volersi concentrare sull'"organismo tutto intero".
  4. Tutto è disciplinato dall'"osservanza delle leggi naturali". Di qui l'importanza di conoscere quelle che l'igienismo definisce le leggi della vita e quelle che disciplinano la specie umana in particolare.
Elementi fondamentali per mettere in pratica i cardini sono il digiuno, la dieta e il riposo.
Il digiuno intensifica il lavoro di disintossicazione, incrementando l'azione degli emuntori e rendendo possibile l'autolisi, dalla quale consegue la distruzione degli eventuali accumuli patogeni e delle cellule degenerate: in questo modo il digiuno, secondo l'igienismo, è il processo di autoguarigione del corpo.
Circa la dieta, gli igienisti hanno sempre considerato il regime puramente vegetariano come ideale. Ci sono però anche versioni più restrittive considerate come migliori regimi dietetici, vale a dire i regimi vegano e crudista. Molta importanza viene data, sempre all'interno del capitolo dieta, alle buone abitudini a tavola:  le combinazioni alimentari, non bere durante i pasti, non mangiare se non si ha fame, non mangiare fuori dai pasti e mangiare la giusta dose, senza accumulare o perdere peso.
Ultimo pilastro del processo di autoguarigione secondo l'igienismo è il riposo, inteso come astensione dall'attività fisica, mentale, emozionale. Esso consente all'organismo di disporre di più energia da destinare alla riparazione dei tessuti malati o danneggiati.

mercoledì 24 marzo 2021

Il caso Riace: quando la politica dall'alto abbatte la politica dal basso


Il 2 ottobre 2018, l’allora sindaco di Riace (Calabria), Mimmo Lucano viene arrestato. 
Le accuse sono pesanti: quindici capi di imputazione, che vanno dalla truffa agli abusi d’ufficio, all’associazione per delinquere, fino al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’uomo capace di costruire un “modello” di integrazione unico e stimato in tutto il mondo si trova al centro del dramma di una inchiesta giudiziaria e dell’esilio.


L'inizio del processo

Il processo sin dall’inizio appare come un processo “speciale”.
Si apre l’11 giugno del 2019 in una Locri blindata, con un imponente schieramento di polizia a protezione del Tribunale.
Nella prima fase è il capo della Procura di Locri, Luigi D’Alessio, a parlare. Il suo giudizio su Lucano è perentorio: «Su Riace si è speculato, sono spariti almeno 2 milioni di euro. Riteniamo che Lucano li abbia usati per fini personali. Ma a volte il tornaconto può essere anche politico, d’immagine».
Dopo più di due anni da quell’intervista dei due milioni “spariti” e trafugati da Lucano non vi è traccia. Molte sono le ore di intercettazioni, le analisi sui movimenti dei conti correnti dell’ex sindaco e dei suoi familiari. Ma non vi è traccia di irregolarità.
E poi c’è l’interesse elettorale. Nel 2017 si svolsero le elezioni politiche, europee, regionali, in cui Lucano ebbe numerose offerte di candidature. Lucano di decise di non candidarsi.


Il super testimone del processo

Dall’inizio del processo, la Procura ha a disposizione un supertestimone: un commerciante di Riace che afferma di aver avuto forti pressioni da Lucano per emettere una serie di fatture false (il suo nome è Francesco Ruga).
Anch’egli viveva dentro il “modello Riace”. Dapprima Ruga è un fan del sindaco, poi i rapporti si incrinano.
Circolano allora decine di messaggi e minacce: «Mi autodenuncio, dico tutto, sta pappania è finita» (Lucano è stato costretto a rivolgersi ai carabinieri, a causa del tono molesto, minaccioso e ricattatorio). Ruga, a sua volta, presenta una denuncia alla Guardia di Finanza.


Altre accuse al "modello" e a Lucano

La procura porta in tribunale anche le ispezioni fatte da un funzionario di prefettura, il dottor Salvatore del Giglio. 
Nel luglio 2016 ispeziona il modello Riace, ne evidenzia gli aspetti positivi, ma poi rileva che la convenzione con gli enti gestori, le cooperative, è avvenuta in «mancanza di evidenza pubblica». Non si sono fatte gare. 
(Qualche mese dopo la sua deposizione, il dottor del Giglio viene inquisito dalla procura di Palmi per lo scandalo del centro di accoglienza Villa Cristina, nel comune di Varapodio.)


Qualche piccolo grande sospetto

Si affaccia un sospetto: che lo Stato abbia deciso l’abbattimento a tavolino del modello di Riace?. Al Viminale c’era l’allora Ministro dell’interno Matteo Salvini, il quale si era espresso più volte in termini negativi verso la figura di Lucano.
Forse Lucano era un pezzo grosso perfetto perfetto da attaccare: “a Riace va bene, il modello funziona, tuttavia ci sono una serie di norme e regolamenti violati o non rispettati” (questi sono i titoli di numerosi quotidiani di destra del periodo).

Solo una relazione non viene resa pubblica e scompare nei cassetti della Prefettura di Reggio, quella firmata dal viceprefetto Francesco Campolo. La descrizione che il funzionario fa di Riace è entusiastica, il linguaggio poco burocratico, netto il giudizio su Lucano, «un uomo che ha dedicato all’accoglienza buona parte della propria vita», clamorosa la denuncia sul blocco dei finanziamenti operato in quei mesi dal Viminale e voluto da Salvini. Quella pagine, che in prefettura giudicano «una favoletta», spariranno per mesi. Per averne copia gli avvocati difensori di Lucano, Antonio Mazzone e Andrea Daqua impiegheranno un anno, ma solo dopo aver scritto un esposto alla Procura di Reggio Calabria.

lunedì 22 marzo 2021

L'utopia a favore dell'immigrazione: il modello Riace di Domenico Lucano


Il "modello Riace" nacque quasi per caso nel 1998, quando una barca di profughi curdi raggiunse le coste di Riace. In risposta all'evento, Domenico Lucano (allora professore), decise di impegnarsi per l'integrazione dei migranti nel paese. Nel 2004 divenne sindaco, per poi vincere le elezioni per altri due mandati.


Il modello Riace

Il suo modello di accoglienza, il cosiddetto 'modello Riace', si basa sul rovesciamento di prospettiva tra stato e immigrato: l'adesione al sistema SPRAR viene cisto come un mezzo per ottenere fondi regionali o mutui per la ristrutturazione delle case dismesse. Inoltre, attraverso le associazioni viene data accoglienza e ospitalità ai rifugiati e ai richiedenti asilo, i quali potranno lavorare nel comune attraverso laboratori artigiani di tessitura, lavorazione del vetro, confettura. 
Altre misura intrapresa in attesa dell'erogazione in ritardo dei fondi risulta la creazione della moneta locale: l'euro di Riace, vale a dire una sorta di bonus di spesa utilizzabile anche dai turisti. 
Nel 2017, il modello coinvolgeva 550 migranti ospitati a Riace; in tutto dalla cittadina si stima siano passati 6000 migranti.
Ai bambini fu data la possibilità di frequentare sia la scuola che l’asilo, quest’ultimo finanziato dalla Regione Calabria (nel 2017 ospitava 30 minori, tutti di diversa nazionalità, dando lavoro a 14 operatori). 
Le scuole (primaria, elementare e media) furono attive e multietniche allo stesso modo, così come anche il doposcuola. Sempre nel 2017 fu inaugurata una fattoria didattica dove la gente del luogo lavorava insieme ai migranti allevando animali e coltivando prodotti della terra con metodi equi e sostenibili. Numerosi furono anche gli immigrati impiegati nei bar e nelle panetterie della zona , oltre che nel sistema di raccolta differenziata “porta a porta”.


Elogi al modello e riconoscimenti a Lucano

Il modello ha contrastato lo spopolamento recuperando le case abbandonate e ha salvato i vecchi mestieri e le attività artigianali tramandadoli ai nuovi arrivati.
Il modello è stato studiato e adottato come esempio nell'ambito della crisi dei rifugiati in Europa".
Nel 2016 Lucano viene inserito tra i 50 più importanti leader del mondo (al 40º posto) dalla rivista Fortune. 


L'anno successivo, nel 2017 il sindaco riceve il premio per la Pace Dresda 2017 che assegna l'omonima città tedesca e il Los Angeles Times redigerà un intero articolo sul paese.
Commentando l'inserimento del suo nome nella classifica, Lucano aveva detto: "Siamo 'il paese dell'accoglienza' e questo è arrivato in ogni parte del mondo. Dobbiamo essere orgogliosi".


La fine del modello Riace e l'arresto di Lucano

Il “modello” è stato travolto dall’inchiesta della procura di Locri, denominata “Xenia” e il primo cittadino Lucano è finito agli arresti domiciliari.
L’accusa rivolta a Lucano è di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e affidamento fraudolento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti a due cooperative della zona. Per la compagna di Lucano, Tesfahun Lemlem, (indagata per concorso nel reato di immigrazione clandestina) è stato disposto invece il divieto di dimora.
L’indagine contro Lucano e altre 31 persone per presunte irregolarità nella gestione del sistema di accoglienza a Riace era cominciata un anno e mezzo fa e nell’ottobre del 2017 al sindaco calabrese era stato recapitato un avviso di garanzia per truffa aggravata, concussione e abuso d’ufficio. 
Secondo la nota diffusa dalla procura il 2 ottobre, Lucano avrebbe organizzato un matrimonio “di comodo” tra un’immigrata nigeriana e un cittadino italiano. Alla base di questa accusa c’è un’intercettazione telefonica in cui Lucano parla della possibilità che una donna, a cui è stato negato l’asilo tre volte, sia regolarizzata attraverso il matrimonio con un abitante di Riace. 

domenica 21 marzo 2021

La microalga dei miracoli: la spirulina!


Qualche cenno storico

L'utilizzo a scopo alimentare dell'alga spirulina (Arthrospira platensis) è molto antico.
Pare che già i Romani conoscessero la Spirulina platensis. Nella versione Spirulina maxima, pare fosse presente nella dieta delle civiltà precolombiane (secondo le dichiarazione dello spagnolo Cortés, che nei primi anni del '500 assoggettò l'impero Atzeco.
Il termine Spirulina deriva da spirale; l'alga è così chiamata per la sua forma, appunto molto simile a una spirale.


Forma e habitat dell'alga spitulina

La spirulina è una piccola alga azzurra dalla forma stretta e allungata, che non supera il mezzo millimetro di lunghezza. Date le piccole dimensioni, l'alga spirulina appartiene alla categoria delle microalghe.
La si può trovare nella acque salmastre, e privilegia le zone tropicali e subtropicali. 
Come classificazione, essa rientra nella categoria delle alghe azzurre, nonostante sia di colore verde scuro, tonalità che le viene donata dalla presenza di clorofilla.


Proprietà nutrizionali

La spirulina è ricca di proteine, amminoacidi essenziali e lipidi
Presenta una grande quantità di grassi omega-6, con elevate quantità di acido gamma linolenico.
L'alga è considerata in grado di migliorare i livelli di colesterolo nel sangue, di trigliceridi, normalizzare la pressione arteriosa, partecipare alla formazione delle guaine mieliniche che rivestono i nervi e migliorare la funzionalità del sistema immunitario. 
La spirulina ha proprietà antiossidanti. Grazie a queste sue caratteristiche l'alga in oggetto è potenzialmente in grado di proteggere dai radicali liberi e dai danni che questi causano all'organismo (invecchiamento precoce, malattie neurodegenerative, alcune forme tumorali e malattia aterosclerotica).


Altre caratteristiche della spirulina

La spirulina presenta una elevatissimo contenuto proteico (65-70 g per 100 g di alimento; questo rende l'alga un alimento utile e nutriente, soprattutto per diete vegetariane o vegane.
La parete cellulare dell'alga spirulina, priva di cellulosa, le conferisce inoltre una buona digeribilità.
La spirulina sembra possedere anche un certo effetto sul controllo dell'appetito. Quando viene assunta prima dei pasti, accelera la comparsa del senso di sazietà e può in tal senso trovare spazio nelle terapie dietetico-comportamentali volte alla riduzione del peso corporeo.


Modalità e quantità di assunzione

La spirulina può essere assunta in polvere o in capsule.
La dose consigliata è di 10 g giornalieri, anche per più mesi.
Il valaore massimo giornaliero di assunzione non deve comunque superare i 19 g,

sabato 20 marzo 2021

Le alghe in cucina: una cultura millenaria!


Le alghe rappresentano un importante alimento per la completezza degli elementi nutrizionali contenuti; inoltre il loro utilizzo in cucina è millenario.
La tradizione dell'uso in cucina della alghe è stata molto forte nel bacino del Mediterraneo (si pensi alla Sicilia, dove spesso fino a qualche tempo fa si trovavano le alghe in vendita come le comune verdure), e non è solo tipica dell'Oriente.
Sono comunque numerosi i paesi che presentano le alghe nella loro consueta alimentazione (solo per citarne qualcuno: Filippine, Hawaii, Australia, Islanda e molti stati del Sud America).


I benefici dell'uso delle alghe in cucina

Le alghe presentano elementi che vengono dal mare e che non potremmo assimilare in altro modo: lo iodio, il ferro, il calcio, il fosforo, le vitamine (soprattutto la A e la E ma alcune addirittura di vitamina B12!) e le proteine. Inoltre, come le verdure di terra sono organismi fotosintetici e contengono, quindi, clorofilla.
Secondo la medicina tradizionale cinese le alghe dovrebbero accompagnare il pesce per equilibrarlo, poiché esiste una relazione armonica tra la vita marina animale e quella vegetale, esattamente come le verdure di terra dovrebbero sempre accompagnare i cibi animali poiché la stessa relazione esiste fra verdure e animali di terra.
Le alghe permettono di scaricare eccessi di sale vecchio e grassi, ma soprattutto permettono di proteggere l’organismo dai metalli pesanti e dalle radiazioni. Questa qualità è dovuta alla presenza di acido alginico. Le alghe brune ne sono particolarmente ricche.
Le alghe contribuiscono a rafforzare l’intestino (grazie alla presenza di mucillagini), il fegato, il pancreas, gli organi riproduttivi e la circolazione, migliorano la struttura dei capelli ed essendo ricche di calcio, rinforzano ossa e denti.


Le principali alghe usate un cucina

Le principali alghe usate in cucine sono classificate in brune (Kombu, Wakame, Hijiki, Arame) e rosse (Nori, Dulse, Agar-agar).
L’alga Kombu ha consistenza dura e spessa ed è di colore verde scuro. Tradizionalmente veniva usata dalle donne orientali per scurirsi a capelli. Contiene molti sali minerali, in particolare sodio e calcio e contiene più carboidrati rispetto alle altre alghe. E’ ricchissima inoltre di acido alginico, utile per rinforzare le pareti intestinali. E’ molto ricca anche di iodio, Gli effetti benefici per l’organismo sono moltissimi: ha effetto disintossicante, rafforza il sistema immunitario e stimola il metabolismo, migliora la digestione e le funzioni intestinali, favorisce la circolazione ed ha effetto alcalinizzante. Utile anche in caso di ipertensione e per la perdita di peso.L’alga Wakame è una parente stretta della Kombu. E’ l’alga che si usa per la zuppa di miso e che con le sue mucillagini aiuta quotidianamente a rinforzare l’intestino. E’ ricca di calcio, magnesio, ferro, fosforo, sodio, vitamina C e vitamine del gruppo B. E’ un’alga ricca di proteine, amminoacidi essenziali, come il triptofano, che la rendono un alimento complementare alle tradizionali fonti di proteine vegetali. Ha proprietà anticoagulanti, antibiotiche, disintossicanti per il fegato e protettive per l’intestino. Utilissima anche per patologie gastriche quali: gastrite, ulcera, pirosi, reflusso. Inoltre contiene iodio e selenio, due minerali essenziali per l’equilibrio tiroideo, quindi per il corretto funzionamento del metabolismo corporeo e il consumo dei grassi.
L’alga Hikiki cresce a profondità maggiori delle altre alghe e si arricchisce maggiormente di sali minerali. E’ più corposa e va cotta più a lungo. E’ di colore nero. Come l’Arame viene usata insieme a radici o tofu o cereali e altri cibi per dare un sapore più particolare. Anch’essa è ricca di ferro ed è l’alga più ricca di calcio (ne contiene 14 volte più del latte!). Contiene, inoltre, fosforo, carboidrati e proteine. Ha potere cicatrizzante, favorisce l’abbassamento del colesterolo, aiuta a mantenere costante la glicemia, restituisce il colore naturale ai capelli.
L’alga Arame è un’alga filiforme, di colore marrone scuro e sapore delicato; è l’alga che per prima si ad inserire nella dieta quando non si è abituati a mangiare le alghe. E’ ricca di ferro, calcio e magnesio, iodio e potassio. E’ buona fonte, come altre alghe, di proteine vegetali. Contiene beta-carotene. Ha numerose proprietà benefiche per l’organismo: ha potere dimagrante (ha basso contenuto di calorie, non contiene grassi ed è ricca di fibre), agisce efficacemente contro la stipsi, contiene fitoestrogeni antiossidanti che aiutano a neutralizzare gli effetti dannosi dei radicali liberi, aiuta a prevenire l’osteoporosi, combatte l’anemia da carenza di ferro, tonifica e nutre la nostra pelle, grazie a tutti i minerali che contiene, ha proprietà antivirali.
L’alga Nori che si trova in commercio somiglia a un sottile foglio di carte scura che è il risultato della pressatura ed essiccazione delle alghe. E’ un’alga friabile e dal sapore delicato poiché cresce in posti riparati sulle coste, dove l’acqua dolce si unisce a quella salata (foci ad esempio). E’ ricchissima di proteine e vitamine A, C e B1 e contiene anche ferro, fosforo e calcio. E’ utile per le donne incinte. Come tutte le alghe, contribuisce enormemente a sciogliere i depositi di grassi, riduce il colesterolo e facilita la digestione.
L’alga Agar Agar si può chiamare anche “Kanten”; questo è il nome giapponese dell’agar agar che fa parte delle alghe rosse. Non contiene molti fattori nutritivi (a differenza delle altre) ed è priva di calorie ma la sua proprietà è quella di diventare gelatinosa quando, dopo avere bollito insieme ad un qualunque liquido, raffredda. Per questa sua caratteristica viene usato per la preparazione di geli e budini. È utile per perdere peso in quanto, grazie alla sua proprietà di creare massa, ha effetto saziante. Ha, inoltre, proprietà diuretiche.
In Sicilia numerose sono le alghe utilizzate nell’alimentazione: Chondrus crispus, Calliblepharis jubata, Grateloupia filicina e Gigartina acicularis. L'alga Chondrus crispus viene utilizzata nelle insalate e per preparare zuppe e minestre. La Grateloupia filicina è un'alga rossa, che ha un colore verde violaceo intenso nei tratti basali del tallo. Il piatto tipico siciliano contenente le alghe è il Mauru, che non è che un’insalata a base di alghe rosse.