La Prima Guerra Mondiale e la cocaina
Sul fronte italiano e tedesco della Prima Guerra Mondiale era consuetudine dare una razione di cocaina (sul fronte italiano in particolare grappa e cocaina), per gli effetti sedativi del dolore e stimolanti all’azione che il mix dava al milite.
La cocaina soprattutto è stata per molto vista come droga d’elezione per stimolare azioni militari audaci e impavide per i suoi effetti energizzanti, riduzione del senso di fatica, entusiasmo con limitazione del senso di paura, aumento di fiducia, concentrazione e propensione al rischio (anche sconsiderato).
I nazisti e le anfetamine
La droga più usata dai nazisti fu l'anfetamina.
I soldati di Hitler, il 14 maggio 1940, conquistarono l'Olanda: fu determinante la loro capacità di combattere senza sosta, giorno e notte, senza dormire. Questa resistenza sarebbe stata garantita dal Pervitin, un "farmaco militarmente prezioso" usato regolarmente anche dal generale Rommel e dallo stesso Hitler.
Il Pervitin fu creato e sviluppato nel 1937 dal medico Fritz Hauschild, rimasto colpito dagli straordinari effetti delle benzedrine sugli atleti americani che avevano partecipato alle Olimpiadi di Berlino nel 1936.
All'inizio della Seconda Guerra Mondiale veniva distribuita ai soldati dai medici militari. Secondo Der Spiegel, più di 35 milioni di dosi di Pervitin da 3 milligrammi furono confezionate per le forze di terra e aeree tedesche tra l'aprile e il luglio 1940. Per i loro uso massiccio sui tank tedeschi e austriaci le tavolette di Pervitin furono soprannominate Panzerschokolade, "cioccolato per carri armati".
Le anfetamine nella Seconda Guerra Mondiale
L'esercito giapponese usò molte le metanfetamine tra il 1939 e il 1945.
Nel dopoguerra molti soldati ebbero problemi di dipendenza e faticarono a tornare a una vita libera dalla droga.
Gli alleati usarono invece un mix di anfetamine, ovvero un inalatore di Benzedrine. Gli statunitensi lo impiegarono per un motivo psicologico: non volevano che i propri piloti si sentissero svantaggiati rispetto ai tedeschi. Tuttavia il ricorso alle anfetamine non fu indolore: i piloti alleati accusarono effetti collaterali come forte irritabilità e incapacità di incanalare la concentrazione. Molti militari diventarono dipendenti da queste sostanze e continuarono ad abusarne anche a guerra finita.
Le droghe della guerra in Vietnam
L'eroina, la marijuana e altre droghe furono molto usate dai i soldati americani nel conflitto in Vietnam (1955 - 1975). Si stima che tra il 10 e il 15 per cento dei soldati ne facessero uso costante. Anche qui, per molti ci furono problemi di dipendenza: il presidente Nixon fu costretto a finanziare la prima grande espansione di programmi per il trattamento delle tossicodipendenze.
I tempi odierni e il Modafilin: ottimo per non dormire mai
Nei tempi moderni un farmaco usato a livello militare è il Modafilin.
Il Modafilin è uno stimolante, creato per curare la narcolessia e inserito nella lista "proibita" delle sostanze dopanti.
E' attualmente testato per prolungare il numero di ore di veglia delle truppe (si arriva a 48 ore senza dormire). Fu dato per la prima volta ai piloti dell'Air Force americana nel 2003 in occasione dell'invasione in Iraq e si lavora ora alla struttura della molecola per prolungare ulteriormente la capacità di rimanere svegli.
I guerrieri dell'Isis e il Captagon
C'è un motore invisibile che toglie ai terroristi dell'Isis anche l'ultimo scampolo di umanità risparmiato da fanatismi e ideologie: si chiama Captagon.
Molto spesso viene usato prima del momento in cui compiono una strage.
La "droga della Jihad" è un cloridrato di fenetillina, un composto di anfetamina e altre sostanze stimolanti da decenni diffuso nei Paesi del Golfo, e ora diffusosi in modo capillare tra chi combatte la "Guerra Santa".
Gli effetti della droga sono la perdita di giudizio, la resistenza alla fatica, l'euforia e l'abbandono di ogni inibizione. Chi assume il Captagon può non mangiare o dormire per giorni, ed è pervaso da un senso di onnipotenza che fa sentire invincibili. Siringhe con tracce di Captagon - si può anche iniettare - sono state trovate nella casa di uno degli attentatori di Parigi e la stessa droga era nel sangue di uno dei terroristi di Sousse, Tunisia.