martedì 26 maggio 2015

Il bianco in cucina: spesso equivale a veleno


Bianco in cucina è molto spesso sinonimo di veleno.
Il colore è già un indicatore.
Nella tradizione cinese il bianco è il colore del lutto, della morte e dei fantasmi. Nella nostra società è il colore della verginità, del vestito del matrimonio..ma non è tutto oro quel che luccica.
Il bianco è il colore freddo per eccellenza, che riflette e non assorbe.
Viceversa nello spettro luminoso che si spinge verso il nero i colori diventano energia, forza vitale vera e propria. Questi colori assorbono i raggi solari, al contrario del bianco.
E' ormai risaputo che il ruolo fondamentale per la nostra sana esistenza è il cibo. Il cibo è la nostra fonte di vita. Il cibo "colorato" è vita. 
Il cibo bianco a volte è morto (raffinato), altre non adatto all'alimentazione umana (indigesto). 
Si pensi alla frutta o alla verdura. Avete mai visto un frutto bianco?
Ecco un elenco dei principali veleni bianchi che generalmente non mancano mai dalle nostre tavole.


Il sale

Il sale trova posto nei condimenti, ma è anche usato in abbondanza in diversi alimenti snack, patatine, fritti, salumi e formaggi stagionati.
Il sale viene ripulito chimicamente e ridotto a cloruro di sodio. Da allora i minerali e gli oligoelementi essenziali vengono semplicemente considerati delle "impurità" e come tali vengono eliminati. Purtroppo il cloruro di sodio, così isolato e innaturale, non ha più niente a che vedere con la natura, con l'integralità o con il sale genuino. 
Assumendo più sale del dovuto il corpo deve compensare trattenendo i liquidi per mantenere il sale in soluzione e questo comporta gonfiori, sensazione di pesantezza e la famosa ritenzione idrica causa di tanti inestetismi. 
Altri effetti sono pressione alta, cattiva digestione, insonnia, tic nervosi, stanchezza cronica, perdita di calcio nelle ossa.


Lo zucchero raffinato

Nessun adulto ha bisogno di assumere zucchero extra per la propria alimentazione; basterebbe abituarsi ad assumere alimenti ricchi di carboidrati complessi come la frutta, verdura e cereali integrali che contengono grandi quantità di vitamine e minerali che vengono rilasciati e messi a disposizione per l’organismo.
I carboidrati complessi sono alimenti ricchissimi di energia e di sostanze nutritive per il nostro corpo mentre i carboidrati semplici, derivati dai prodotti dello zucchero, non richiedono tempi di digestione ed entrano subito in circolazione.
Lo zucchero raffinato è assai dannoso quando viene ingerito dagli esseri umani perché fornisce soltanto quelle che gli esperti di nutrizione chiamano come calorie vuote o nude; esso manca dei minerali naturali presenti nella barbabietola e nella canna. Per di più lo zucchero è peggiore di qualsiasi altra cosa in quanto tende a prosciugare e dissolvere dal corpo preziose vitamine e minerali. 
Lo zucchero assunto quotidianamente produce una condizione di continua iperacidità e, nel 
tentativo di rettificare lo squilibrio, vengono richiesti dal profondo dell'organismo sempre più minerali. Infine, onde salvaguardare il sangue, dalle ossa e dai denti viene preso tanto calcio da dare inizio ad un decadimento ed indebolimento generale.
Ulteriori effetti visibile nell’arco della giornata di chi assume elevati zuccheri sono senso di affaticamento, ridotta capacità di concentrazione, poca lucidità mentale, stanchezza cronica, picchi e cali repentini di energia durante la giornata.


La farina bianca

Quando mangiamo pane, panini, pasta, impasti di ogni tipo, grissini e brioche all’interno del nostro organismo si forma una massa glutinosa che si muove lentamente attraverso il sistema digerente causando sonnolenza e costipazione. Basta assumere prodotti integrali che, non solo saziano l’ appetito, ma contengono grandi quantità vitamine, minerali e proteine nobili recandoti un senso di soddisfazione ed appagamento senza quella fastidiosa pesantezza dopo  pasto.
Con l'eliminazione delle bucce e dei germi dai chicchi di grano ne guadagna il valore culinario e gastronomico del pane, ma si perde sicuramente quello biologico, tant'e' vero che la farina bianca, assieme al sale e allo zucchero raffinati, figura nel gruppo dei "veleni bianchi" della moderna alimentazione.
L’eccessiva macinazione della farina bianca per ottenere una consistenza fine che  elimina la maggior parte dei principi nutrienti  rendendo il cibo praticamente morto.
Nè è la prova la nascita e la proliferazione di una malattia "nuova": la celiachia, vale a dire la mancanza di digestione e assimilazione del glutine da parte del nostro organismo.


Il latte (e i suoi derivati: formaggi, burro e panna)

Siamo l'unica specie vivente al mondo che si nutre del latte di un’altra specie anche da adulti.
Intorno ai due anni circa, si ha una progressiva riduzione dell’attività del lattasi, che è l’enzima adibito all’assimilazione del latte, fino ad arrivare all’età adulta in cui la sua azione è praticamente inesistente (riduzione di circa il 90-95%). 
Il tutto porta ad una intolleranza più o meno grave che può sfociare con diversi effetti collaterali quali gonfiori, irritazione del tratto intestinale, coliche, allergie, e molto altro. 
Inoltre l'abuso di latte è una delle principali cause dell'osteoporosi.
Di conseguenza anche i suoi sottoprodotti, quali ricotta, formaggi stagionati, burro e panna non sono adatti all'alimentazione umana.


Margarina e panna vegetale

La margarina è un insieme di grassi vegetali e/o animali, assemblati in laboratorio, secondo processi detti di idrogenazione, frazionamento o interesterificazione.
I grassi ottenuti, nel caso dell'idrogenzione detti trans, non sono assimilabili dall'organismo umano e in grandi quantità il loro accumulo puà provacare seri problemi di salute.
Per la panna vegetale il discorso è simile a quello della margarina.
E' fortemente sconsigliato l'uso in cucina della margarina, di qualsiasi tipo essa sia e della panna vegetale.


Bicarbonato e altre polveri bianche

Il bicarbonato è un prodotto creato dall'uomo in laboratorio. 
Il bicarbonato è ottimo per l'igiene personale (è un buon shampo!), come detergente e come smacchiatore (in lavatrice e per i pavimenti è conigliato!).
Non essendo un composto naturale è sconsigliato per l'alimentazione.


Riso raffinato

Certamente è il meno dannoso in questa classifica. 
E' comunque un prodotto privato di importanti elementi, e per questo non propriamente naturale e completamente assimilabile.
Spesso per questioni di tempo di cottura è preferito al riso integrale; il secondo senza dubbio è preferibile, nonchè l'elemento principe della cucina orientale.


Le eccezioni

Le eccezioni alla regola sono le bulbifere (aglio e cipolla) e i "latti" vegetali (riso, mandorla,
avena,...). 
Circa i secondi è comunque preferibile consumare i prodotti nella loro natura integrale.

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