mercoledì 20 dicembre 2023

Creare un piccolo orto da un terreno a prato

L'orto, o meglio giardino, è il luogo destinato alla coltivazione di ortaggi, verdure e legumi.
È un laboratorio permanente, con gli obiettivi a lungo termine di migliorare la fertilità del terreno e autoprodursi cibi vegetali.

Sarà ubicato nel luogo più adatto (esposizione al sole, riparo dai venti, pendenza del terreno), con opportune aree interne di movimento, irrigazione e compostaggio.
È opportuno che l'area sia recintata per evitare l'ingresso di animali salvatici e munita di cancelletti per un ingresso agevole.


Le diverse aree nell'orto

Le aree destinate alla semina e coltivazione delle varie specie vegetali sono chiamate bancali, ovvero appezzamenti di pochi metri quadrati di terreno, appositamente studiati e mai calpestati.
Tra un bancale e l'altro ci sarà una zona di transizione (quindi calpestabile) su cui ci si muoverà.
Il bancale sarà leggermente sopraelevato da terra e ospiterà più colture in grado di supportarsi e aiutarsi tra loro. La semina potrà essere diretta (da seme) o via trapianto da vasetto (con piantine con già 3 o 4 foglie).

L'importante è considerare il terreno come in costante mutamento, auspicando e agevolando un continuo aumento della fertilità.


Il mio esperimento 

Nella piccola area adiacente alla casa in cui vivo ho trasformato in pochi mesi un piccolo terreno a prato in un orto.

Le fasi iniziali hanno previsto l'installazione della recinzione, con tondini e scarti di rete riciclata.
In seguito ho proceduto con la costruzione dei bancali. Avvalendomi di carta e materiale organico (letame di cavallo maturo e foglie/rami raccolti direttamente dal bosco) ho creato un primo strato, direttamente appoggiato all'erba.





Ho poi creato i viali di passaggio, scavando la terra e riversandola sui nuovi bancali. Ho tolto i sassi e frantumato le zolle, lasciando poi consolidare i nuovi substrati per qualche settimana. Ho fatto tutto nei mesi invernali, cercando di arrivare pronto per la semina del periodo primaverile.

L'ultimo step è stato la pacciamatura, ovvero la creazione di uno strato di erba secca sopra al bancale in grado di proteggere il terreno dall'erosione e dalle intemperie e mantenere l'umidità nella parte sottostante.


Dopo pochi mesi dalla semina si può notare la nascita delle prime colture (patate e pomodori) poi integrate dalla messa a dimora di bietole, zucchine, fagioli e cavoli.
Il bancale realizzato con il metodo della permacultura sinergica (ovvero coltura permanente) ha un rendimento maggiore rispetto all'orto con il metodo tradizionale, necessita di pochissima acqua d'irrigazione e resiste bene ai periodi estivi di siccità.
Il suolo sotto lo strato di pacciamatura è sempre umido e ricco di lombrichi. Inoltre la corretta consociazione dei vari elementi rafforza i rapporti tra le piante e stimola una forte e sana produzione vegetale.
In ultimo le colture alla fine del loro ciclo produttivo possono essere sostituite da nuove e vigorose, sempre nel rispetto delle distanze e della corretta consociazione.




Per ulteriori consigli o richieste di informazioni invito chiunque a scrivermi e sperimentare il metodo di cui ho scritto.
Anche con pochi metri quadrati a disposizione è possibile autoprodursi cibo e creare una piccola zona di benessere personale!

lunedì 11 dicembre 2023

Elogio dei carboidrati


I carboidrati sono dei macronutrienti insieme a lipidi e proteine.
Sono costituiti da carbonio ed acqua e si dividono in semplici e complessi

Carboidrati semplici

I carboidrati semplici sono chiamati genericamente zuccheri. Forniscono al corpo energia immediata e spendibile, dando un picco glicemico elevato.
Tra questi troviamo:
  • Monosaccaridi: glucosio (lo zucchero più comune e diffuso) fruttosio (presente in frutta e verdura) e galattosio (fa parte degli zuccheri del latte).
  • Disaccaridi: saccarosio (comune zucchero da cucina), maltosio (si trova nella birra e nei cereali) e lattosio (lo zucchero del latte).
  • Oligosaccaridi: maltodestrine (usate spesso come integratori)

Carboidrati complessi

Si definiscono complessi invece tutti i carboidrati composti da catene lunghe di unità monosaccaridiche.
Sono metabolizzati con tempi più lunghi poichè devono essere scissi nelle singole unità. Spesso sono impiegati come zuccheri di riserva.
Di questo gruppo fanno parte quindi i polisaccaridi e sono:
  • L’amido (zucchero presente nei vegetali).
  • Le fibre (zucchero strutturale delle piante).
  • Il glicogeno (fonte di riserva degli animali e dunque anche dell’uomo. Lo troviamo depositato a livello di muscoli, fegato e rene).
Circa la metà di tutta l’energia necessaria all’organismo passa attraverso i carboidrati.


Funzioni dei carboidrati

L’assimilazione di questi macronutrienti inizia già dalla bocca, dove la saliva consente la scomposizione delle strutture complesse. A questo punto possono essere utilizzati per vari scopi.
Si rendono disponibili per le cellule come fonte energetica. In particolar modo i globuli rossi e il cervello ne richiedono grandi quantità giornaliere.
Si accumulano come glicogeno di riserva.
Vengono convertiti in grasso qualora siano presenti in eccesso rispetto alle richieste.
Qualora ve ne fosse bisogno, il corpo comunque è in grado di convertire il glucosio a partire da aminoacidi e lipidi.


Elogio dei carboidrati

L’organismo umano è predisposto al consumo di zuccheri più che di proteine
In un organismo sano e attivo i carboidrati rappresentano il modo migliore per ottenere l’energia che serve allo svolgimento di tutte le funzioni fisiologiche e delle attività quotidiane.
Il nostro metabolismo infatti ha una via preferenziale per l’utilizzo degli zuccheri rispetto alle proteine, le quali per essere impiegate a scopo energetico vanno trasformate proprio in zuccheri.

I migliori carboidrati sono quelli naturali della frutta, ottimi tutti quelli integrali dei cereali. 
Da evitare assolutamente invece quelli raffinati dello zucchero bianco. Ma anche lo zucchero di canna chiaro e tutti i prodotti preparati con farine bianche.


Fonte

https://www.google.com/amp/s/www.tuttogreen.it/elogio-ai-carboidrati/amp/