giovedì 7 marzo 2013

Oltre il Mercato: il progetto indiano di Navdanya (di Vandana Shiva)



Navdanya è un movimento per la conservazione della biodiversità, l'agricoltura sostenibile e i diritti degli agricoltori, fondata dalla famosa attivista e ambientalista indiana Vandana Shiva
E' stata avviata nel 1987 come programma della Research Foundation for Science, Technology and Ecology (RFSTE - Fondazione di ricerca per la scienza, la tecnologia e l'ecologia). 
"Navdanya" vuol dire nove semi, che rappresentano la fonte collettiva per la sicurezza alimentare dell'India e un equilibrio ecologico vario a più livelli, dall'ecologia della terra all'ecologia del nostro corpo. Uno dei principali motti di Navdanya è: "la diversità è prosperità".
Sin dall'inizio, Navdanya si è occupata di tematiche legate alla biodiversità, all'agricoltura biologica, ai diritti dei popoli, alle risorse naturali e alla sostenibilità. Queste tematiche sono affrontate lavorando su 3 livelli, dal micro al macro: attività di ricerca attraverso comitati di esperti; lavoro sul campo con migliaia di agricoltori per promuovere l'agricoltura biologica, facilitare la conservazione e lo scambio dei semi delle varietà tradizionali; distribuzione dei prodotti a livello nazionale e internazionale.  
Navdanya, che attualmente ha oltre 5 mila membri in tutto il paese, ha costruito una fattoria biologica, la "Fattoria biologica della conservazione della biodiversità", su un area di 20 acri, a Deradhun, fra le montagne dell' Himalaya e Sivalik, nell'Uttrakand, India settentrionale. La terra era stata precedentemente desertificata dalla monocoltura di eucalipti e adesso ospita un habitat in cui crescono oltre 650 varietà di piante che includono, fra le altre, 250 varietà di riso, 30 varietà di grano e molte specie di piante mediche. A Deradhun si svolgono attività di ricerca sul campo, seminari e laboratori di formazione con gli agricoltori. 
Visitano la fattoria e partecipano ai laboratori e ai workshop studenti e volontari da tutto il mondo.
Grazie soprattutto al prestigio internazionale di Vandana Shiva nell'ambito dei movimenti sociali e del commercio equo, Navdanya distribuisce i propri prodotti a numerose organizzazioni partner a livello internazionale. Molte ONG e movimenti sociali di Spagna, Francia, Regno Unito, Canada, USA e di altri paesi sostengono Navdanya nel finanziamento dei suoi programmi e delle attività di ricerca.
Il riso, che è la coltura più diffusa a livello globale, è oggetto di studi e ricerche per l'importanza che ha come alimento base nella dieta di metà della popolazione mondiale. Si consumano annualmente circa 200 milioni di tonnellate di riso e più del 90% della produzione  si concentra in Asia. E' generalmente riconosciuto che il riso è stato coltivato in origine nelle regioni dell'India o dell'Indo-Cina. I più significativi ritrovamenti archeologici della coltivazione del riso in India risalgono al 9000 - 8000 a.C. (Mesolitico avanzato) e il suo forte radicamento nella cultura locale è testimoniato anche dal suo utilizzo in numerosi rituali religiosi.
Con la diffusione della Rivoluzione Verde negli anni Sessanta, in India è aumentato rapidamente il tasso di sostituzione delle varietà tradizionali (soprattutto riso e grano) con le moderne varietà ad alta resa (HYV). Il fenomeno prosegue tutt'ora e incide sempre maggiormente sulla trasformazione delle colture indigene e dei relativi ecosistemi: oltre il 75% della produzione indiana di riso proviene da 10 varietà migliorate (HYV), che hanno sostituito la maggior parte delle varietà indigene. In realtà, secondo quanto dimostra Navdanya nei suoi esperimenti e studi, le HYV non hanno un'alta resa se la produttività è misurata in termini di rendimento per volume unitario di acqua utilizzata (tonnellate/ k. lit) e le varietà indigene sono meno costose e più sostenibili ecologicamente della maggior parte delle HYV.
Il sito ufficiale di Navdanya è www.navdanya.org/


Vandana Shiva (Dehra Dunh, 5 novembre 1952) è un'attivista e ambientalista indiana. 
Nel 1993 ha ricevuto il Right Livelihood Award.
Nel 1978 Shiva si laurea in fisica alla University of Western Ontario, Canada, con una tesi di dottorato in "Variabili nascoste e località nella teoria quantistica". Successivamente si occupa di ricerca interdisciplinare (scienza, tecnologia e politica ambientale) all'Indian Institute of Science e all'Indian Institute of Management di Bangalore. 
Nel 1982 fonda il Research Foundation for Science, Technology and Natural Resource Policy, un istituto di ricerca da lei diretto.
Attivista politica e ambientalista, si è battuta per cambiare pratiche e paradigmi nell'agricoltura e nell'alimentazione; si è occupata anche dei diritti sulla proprietà intellettuale, di biodiversità, biotecnologie, bioetica, ingegneria genetica e altro.
Nel 1993 ha ricevuto il Right Livelihood Award. È tra i principali leader dell'International Forum on Globalization.
La sua capacità dialogica l'ha spesso portata in giro per il mondo e spesso anche in Italia. 
Il 20 gennaio 2008 ha partecipato alla trasmissione Parla con me di Serena Dandini. Il 23 maggio 2010 ha partecipato alla trasmissione Che tempo che fa di Fabio Fazio.
Tra le sue battaglie, che l'hanno resa famosa anche in Europa, vi è quella contro gli OGM e la loro introduzione in India.
Attualmente è la vicepresidente di Slow Food e collabora con la rivista di Legambiente La Nuova Ecologia. È anche membro del Comitato consultivo ad interim dell'Organizzazione per una società partecipativa (IOPS).
È vegetariana.

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